L’opera consiste in una striscia luminosa lunga 70 metri, recante i nome delle quasi duemila vittime innocenti (non ancora tutte identificate), disposta a terra lungo il bordo dell’aiuola centrale del Parco dei Caduti del bombardamento del 19 luglio del 1943 nel popolare quartiere di S. Lorenzo a Roma.
Il progetto punta a una presenza discreta della memoria storica nella quotidianità, in considerazione del fatto la strage è stata causata da un bombardamento indiscriminato su un quartiere della città ad opera delle forze alleate che stavano liberando l’Italia dall’occupazione nazista.
Dunque una fascia di pura luce a terra come progetto al negativo, perché la memoria attiva della strage sospinga il cammino dell’umanità verso un orizzonte di pace.